L'AEK FC (in greco: Αθλητική Ένωση Κωνσταντινουπόλεως) è un club polisportivo della città di Atene in Grecia. Fondato nel 1924, ha come simbolo un'aquila a due teste. Il suo stadio provvisorio è l'Olimpico di Atene, con una capacità di 75.000 spettatori. Un nuovo stadio è in costruzione dal 2017 con consegna prevista per il 2022, chiamato Agia Sophia (in greco: Αγιά Σοφιά) in omaggio alla Chiesa ortodossa di Santa Sofia a Istanbul, con una capacità di 32.500 spettatori, verrà chiamato OPAP Arena per motivi di sponsorizzazione, ed è situato nella città suburbana di Nea Filadelfeia a nord di Atene.
Storia
Creazione e anni iniziali (1924-1944)
La grande popolazione greca di Costantinopoli e di altri centri urbani dell'Impero Ottomano all'inizio del XX secolo, continuava a praticare le sue tradizioni atletiche in numerosi club come l'Enosis Tataoulon (Ένωσις Ταταούλων) e l'Iraqlis (Ηρακλής) nel quartiere di Tatavla, il Megas Alexandros (Μέγας Αλέξανδρος) e l'Hermes (Ερμής) a Galata e l'Olympias (Ολυμπιάς) a Therapia, che promuovevano lo sport e gli ideali culturali greci. Questi erano una dozzina di club greci che dominavano il panorama della città fino alla Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra, con il grande afflusso di soldati francesi e inglesi a Costantinopoli, molti club iniziaron a partecipare con stranieri provenienti dalle truppe. Piazza Taksim, Pera e Tatavla divennero il luogo di competizioni settimanali di calcio, atletica, ciclismo, pugilato e tennis.
Dei club della città, il calcio era dominato dall'Enosis Tataoulon e dall'Hermes. Hermes, il più popolare, è stato fondato nel 1875 dalla comunità greca di Pera (Galátia). Sono stati costretti a cambiare nome in Pera Club nel 1921, molti degli atleti hanno lasciato i club a causa della guerra greco-turca del 1919-1922 e si sono trasferiti ad Atene e Salonicco.
Nel 1920, un gruppo di questi rifugiati costantinopolitani della regione di Pera si riunisce nel negozio di Emilios e Menelaos Ionas in via Veranzerou, nel centro di Atene, e crea l'AEK (Gruppo Atletico Costantinopolitano).
I fondatori dell'AEK hanno creato il club con l'intento sportivo e culturale di divertimento per migliaia di rifugiati di Costantinopoli e della regione dell'Anatolia che si sono insediati nelle periferie di Atene (Nea Filadelfia, Nea Ionia, Nea Chalkidona, Nea Smyrni, ecc.) e in altre città greche, in diverse circostanze.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale (1944-1959)
Con il tecnico inglese Jack Beby al comando dell'AEK, i giocatori veterani Maropoulos, Tzanetis, Delavinias e Mageiras, uniti al giovane talento di Kostas Poulis, Giorgos Goulios e Pavlos Emmanouilidis, hanno vinto la Coppa di Grecia nel 1949 e nel 1950, rispettivamente contro il Panathinaikos 2-1 e l'Aris 4-0.
L'AEK ha anche vinto il campionato locale di Atene nel 1950, ma nelle partite di playoff per il torneo panellenico non sono riusciti a vincere a causa del fatto che molti giocatori erano impegnati con la nazionale.
All'inizio degli anni '50, furono aggiunti nuovi giocatori come Giannis Kanakis, Andreas Stamatiadis e il portiere Stelios Serafeidis. Con Kostas Poulis e Pavlos Emmanouilidis, l'AEK vinse nuovamente la Coppa di Grecia nel 1956. In finale sconfisse l'Olympiacos per 2-1 allo Stadio Apostolos Nikolaidis, conquistando così la sua quinta Coppa. Nel 1957 debuttò uno dei suoi più famosi giocatori, Kostas Nestoridis. Arrivato in squadra dal Panionios nel 1956, Nestoridis fu costretto a cambiare squadra a causa di una disputa tra i due club per il suo trasferimento. Nel 1958 e nel 1959 si classificò come capocannoniere del campionato, ma non fu sufficiente per conquistare un titolo, rimanendo sempre dietro all'Olympiacos in classifica.
Anni '60: l'era di Nestoridis e Papaioannou
L'inizio degli anni '60 è stato segnato dalla collaborazione di due grandi idoli dell'AEK, Kostas Nestoridis, che ha giocato per il club fino al 1965, e Dimitrios "Mimis" Papaioannou, che ha difeso il club di Atene dal 1962 al 1979, diventando il miglior marcatore del club. Nella stagione 1962-63, i due giocatori hanno aiutato l'AEK a conquistare il campionato greco, la prima vittoria del club dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nelle stagioni 1963-64 e 1965-66, in quest'ultima senza l'idolo Nestoridis, l'AEK ha conquistato la Coppa di Grecia.
La stagione 1968-69 è stata particolarmente speciale e gloriosa per il club. In questo anno l'AEK ha conquistato nuovamente il campionato greco, raggiungendo il quarto titolo della principale competizione nazionale e vincendo entrambe le partite della finale, avendo inflitto, nella prima sfida decisiva, una pesante sconfitta per 4 a 1 nella casa dell'acerrimo rivale Olympiacos. Nella partita di ritorno, l'AEK ha vinto di nuovo per 2 a 1 e si è assicurato il trofeo.
Ancora nella stagione 1968-69, il club ha conquistato un evento senza precedenti in Grecia, diventando il primo club di calcio greco ad arrivare ai quarti di finale della Coppa dei Campioni d'Europa, ma è stato eliminato dallo Spartak Trnava cecoslovacco.
1974-1981: La presidenza di Loukas Barlos
Nel 1974, Loukas Barlos, un imprenditore di successo in Grecia, divenne il ventitreesimo presidente e fece grandi investimenti finanziari nell'AEK. Con l'aiuto dell'allenatore František Fadrhonc, costruì una delle migliori squadre nella storia del club, portando giocatori come: Christos Ardizoglou, Giorgos Dedes, Giorgos Skrekis, i tedeschi Walter Wagner e Timo Zahnleiter, Dionysis Tsamis, Pantelis "Lakis" Nikolaou, Petros Ravousis, Dušan Bajević, Takis Nikoloudis, Stefanos Theodoridis, Babis Intzoglou e Nikos Christidis.
Guidato da Papaioannou nella stagione 1976-77, l'AEK arrivò alle semifinali della Coppa UEFA, diventando il primo club di calcio greco a raggiungere questa fase della competizione, sconfiggendo il Dinamo Mosca (Russia) per 2-0, Derby County (Regno Unito) per 2-0 e 3-2, Stella Rossa di Belgrado (Jugoslavia) per 2-0 e QPR (Regno Unito) per 3-0 e 7-6 ai rigori. L'AEK fu eliminato dalla Juventus, che sarebbe poi diventata campione del torneo quella stagione.
Nella gestione di Barlos, l'AEK ha conquistato il bicampionato greco nelle edizioni del 1977-78 e del 1978-79, ripetendo un risultato che nel club si era verificato solo negli anni 1939 e 1940. Ha vinto la Coppa di Grecia nella stagione 1977-78. Durante la presidenza di Barlos c'è stata anche l'espansione del vecchio stadio dell'AEK, lo stadio Nikos Goumas, che è stato demolito nel 2003.
1988-1996: Gli anni d'oro dell'era Bajević
Nel 1988, l'idolo Dušan Bajević torna all'AEK, questa volta come allenatore. Insieme al presidente Stratos Gidopoulo, il club ha costruito una delle migliori generazioni nella storia della squadra di Atene, con nomi come Stelios Manolas, Spyros Oikonomopoulos, Mirosław Okoński, Toni Savevski, George Savvides, Pavlos Papaioannou e George Koutoulas.
Già nella stagione di esordio di Bajević come allenatore, l'AEK ha vinto il campionato greco nell'edizione 1988-89, conquistando così il suo ottavo titolo del torneo, aggiudicandosi anche la Supercoppa di Grecia nel 1989. Nel 1990, il club ha vinto la Coppa di Lega greca, diventando l'unico vincitore di questa competizione, che ha avuto una sola edizione.
Nonostante questi primi successi, il meglio doveva ancora venire, quando nelle stagioni 1991-92, 1992-93 e 1993-94, l'AEK si è consacrato campione greco per tre volte consecutive, diventando il primo e unico tricampione nella storia del club.
Nella stagione 1994-1995, l'AEK è diventata la prima squadra greca a giocare nella fase a gironi della Champions League, considerando che il sistema a gironi è stato introdotto nel 1992. La squadra ha battuto i Rangers, dalla Scozia, con due vittorie guidate da Dimitris Saravakos e Toni Savevski. Nel girone, ha affrontato la coppia successiva finalista, Milan e Ajax, oltre alla finalista della Coppa UEFA (1993-1994) Salisburgo, ma è riuscita a ottenere solo due pareggi e non è riuscita a qualificarsi.
Nell'estate del 1996, Bajević decise di trasferirsi all'Olympiakos, suscitando molte critiche dai tifosi dell'AEK. Nella sua ultima stagione al club, il vincente allenatore conquistò ancora la Coppa di Grecia, con una vittoria memorabile in finale, travolgendo l'Apollon Smyrnis con il punteggio di 7-1, che ancora oggi è la vittoria più ampia in una finale di coppa nazionale.
Anni 2000 e retrocessi
Gli anni 2000 segnarono un periodo di digiuno di titoli, con la squadra che riuscì a vincere solo due Coppe di Grecia (1999-00 e 2001-02). Nonostante la mancanza di titoli, negli anni 2000-2009 la squadra si è sempre posizionata tra le prime posizioni nel campionato nazionale e ha lottato per il titolo fino all'ultima giornata.
I presidenti e gli allenatori si susseguivano, ma i titoli tardavano a venire, eccezion fatta per la Coppa di Grecia vinta nel 2010-11. Nella stagione 2012-13, dopo una campagna disastrosa che culminò con l'invasione del campo da parte dei tifosi e tentativi di aggressione ai giocatori, l'AEK fu retrocesso per la prima volta nella sua storia in Seconda Divisione del Campionato Greco. Per aggravare ulteriormente la situazione, i problemi finanziari costrinsero gli ateniesi a dichiarare bancarotta e ad abbassarsi al dilettantismo, giocando in Terza Divisione nella stagione 2013-14.
Ricostruzione e ritorno dei titoli (2013-presente)
L'AEK è stato acquisito dall'imprenditore Dimitris Melissanidis nel 2013, che aveva già avuto esperienze con il club, con l'obiettivo di tornare alla Super League greca.
L'AEK ha facilmente conquistato la promozione in Seconda Divisione nella stagione 2013-14, mentre contemporaneamente sono iniziati i piani e gli sforzi per la costruzione del loro nuovo stadio. Nella stagione 2014-15, il club è ritornato nella massima serie del calcio greco dopo essere stato campione imbattuto della Seconda Divisione Nazionale.
Nella stagione 2016-17, l'AEK si è classificato al secondo posto dopo i playoff, garantendosi un posto nelle qualificazioni della Champions League, tornando così al principale torneo continentale dopo un decennio di assenza. Il club è arrivato anche in finale della Coppa di Grecia per il secondo anno consecutivo, ma è stato sconfitto dal PAOK.
Nella stagione 2017-18, già con la situazione finanziaria stabilizzata, arrivò il titolo più desiderato dopo due lunghe decadi. L'AEK riuscì a conquistare il campionato greco dopo 24 anni, stabilendo un record di migliore prestazione difensiva nella competizione, con soli 12 gol subiti (il record precedente era dell'Olympiakos con 13 nella stagione 1972-73).
La tifoseria
Proprio perché è stato fondato da rifugiati provenienti dalla Turchia, la vena politica e ideologica è sempre stata presente tra i tifosi dell'AEK. La tifoseria della squadra aurinegra sostiene principalmente posizioni di sinistra e, a causa della vicinanza ideologica, fa parte del cosiddetto "triangolo della fratellanza" insieme alle tifoserie del Livorno (Italia) e dell'Olympique de Marseille (Francia).
La principale tifoseria organizzata dell'AEK (chiamata in Europa Ultras) è la Original 21, una tifoseria nota per la forte posizione politica, ma anche per il temperamento estremamente violento nei confronti delle tifoserie rivali.
Squadra di basket
Vedi articolo principale: Athlitiki Enosis Constantinoupoleos Basketball Club.
È il dipartimento di pallacanestro del club multisportivo Athlitiki Enosis Konstantinoupoleos con sede nella città di Atene, in Grecia.
In totale, il club ha vinto una volta la Coppa del Mondo per club nel 2019, un titolo della Champions League (2017-18) ed è stato finalista dell'Eurolega (1997-98). Ha conquistato 8 volte il campionato greco (1957-58, 1962-63, 1963-64, 1964-65, 1965-66, 1967-68, 1969-70, 2001-02), 4 volte la Coppa di Grecia di pallacanestro (1980-81, 1999-00, 2000-01, 2017-18).