La Serie D è la quarta lega calcistica italiana. È la lega amatoriale più alta, mentre le leghe superiori sono considerate professionistiche. L'organizzatore della lega è la Lega Nazionale Dilettanti (LND), una sotto-organizzazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che regola l'intera area amatoriale e femminile del calcio italiano. La Serie D è l'unica lega amatoriale a livello nazionale in cui giocano squadre di tutte le province italiane. È divisa in nove gruppi regionali (da A a I), di cui sette nella stagione 2019/20 hanno 18 squadre e due hanno 20 squadre.
L'assegnazione delle squadre a specifici gruppi all'interno della Serie D è fondamentalmente geografica, ma viene determinata dalla LND. Il giorno delle partite è la domenica, come in tutte le leghe italiane. La stagione va da fine agosto/inizio settembre a fine maggio/inizio giugno, con una breve pausa invernale tra Natale e l'Epifania.
I primi nove classificati dei gruppi regionali di Serie D vengono promossi direttamente in uno dei tre gruppi di Serie C, mentre le squadre classificatesi dal secondo al quinto posto disputano i play-off per eventuali ulteriori promozioni, se altre squadre delle categorie superiori non possono partecipare alla Serie C per qualsiasi ragione.
Le ultime due squadre della gruppi regionali di Serie D vengono retrocesse direttamente alla quinta divisione più alta, l'Eccellenza, mentre le squadre classificate dal 13° al 16° posto partecipano ai play-out, in cui vengono determinate altre due retrocessioni.
Proprio come nella lega professionistica, anche le squadre amatoriali nella Serie D giocano un proprio torneo di coppa e un proprio campionato (Poule Scudetto).
Si fa riferimento all'articolo Calcio in Italia per quanto riguarda le leghe dilettantistiche al di sotto della Serie D.
Storia
La Serie D è stata fondata durante la riforma del calcio nel 1952/53 come "Quarta Serie" (anche conosciuta come quarta lega, o Serie IV) e sin dall'inizio era una lega amatoriale regionale divisa in divisioni. Tuttavia, già dopo tre anni, il formato di competizione è stato modificato e sono state introdotte due divisioni all'interno della quarta lega (Quarta Serie I e Quarta Serie II), ma questa suddivisione è durata solo un anno. Un anno dopo (1957), il formato è stato nuovamente modificato e le divisioni sono state reintegrate, ma continuava ad esserci una distinzione tra prima e seconda classe (simile al sistema attuale della Serie C). Anche questa suddivisione non è stata mantenuta e infine, nella stagione 1959/60, si è ritornati al vecchio formato con sei divisioni chiamate Serie D.
Questo formato è stato sostanzialmente mantenuto fino alla stagione 1978/79, ma è stato poi modificato a causa dei cambiamenti nella Serie C (che è stata divisa in due divisioni). Sono state introdotte 12 divisioni con 16 squadre ciascuna, con una squadra che è promossa e tre che sono retrocesse. Questo formato è stato mantenuto per 10 anni, prima che il numero di squadre fosse aumentato a 18 nel 1990 e solo sei squadre potessero essere promosse. Negli anni successivi, il numero totale di squadre partecipanti è stato ridotto (da 216 a 162) e la Serie D è stata rinominata Campionato Nazionale Dilettanti (nel Sudtirolo il nome ufficiale è Lega Nazionale Amatori). Dal 1999 la lega si chiama nuovamente Serie D. Dal 2014 è di nuovo la quarta divisione, dopo la fusione delle due divisioni superiori.