Ramón Encinas Dios (Pontevedra; 19 maggio 1893 - Madrid; 21 marzo 1967) è stato un giocatore e allenatore di calcio spagnolo. È stato l'unico allenatore con cui il Siviglia FC ha conquistato una Liga Santander.
Biografia
Ramón Encinas Dios è nato a Pontevedra il 19 maggio 1893. Figlio di Victoriano Encinas e Reyes e Isabel Dios. Fin da piccolo ha vissuto in un ambiente di grande passione per il calcio, che in quegli anni iniziava a diffondersi dall'Inghilterra in tutta la Galizia e la Spagna. Seguendo suo fratello maggiore, Victoriano Encinas Dios, che nel 1905 era giocatore del Pontevedra Fútbol Club, nel 1907, all'età di 14 anni, già faceva parte di quella squadra. Nella tradizione familiare si racconta che da adolescente sia partito come clandestino per Montevideo su una delle tante navi che partivano dalla Galizia verso l'Uruguay e l'Argentina. Cercava fortuna con il pallone in condizioni così precarie che arrivò persino a dormire sulle panchine dei parchi della capitale dell'Uruguay. Il suo talento gli ha permesso di entrare a far parte di diverse squadre di quella città, acquisendo un'esperienza preziosa prima di tornare in Spagna. Di nuovo nella sua terra gioca nelle squadre Closvin di Vigo e Eiriña di Pontevedra.
Essendo un giocatore del Racing de Vigo, fu preselezionato per giocare alle Olimpiadi che si sarebbero tenute ad Anversa nel 1920. Tuttavia, non riuscì a partecipare a quei giochi.
Allenatore di calcio
Moncho Encinas non riesce a raggiungere i successi che tanto desiderava come giocatore e nel 1922 decide di provare come allenatore. Dal 1922 al 1925 fa il suo debutto in questa nuova veste allenando tre squadre catalane: il Tárrega F.C., il Club Deportivo Reus e il Palafrugell F.C. Dal 1925 al 1927 viene ingaggiato dal Sevilla Fútbol Club, squadra con cui creerà legami stretti.
Torna in Galizia per allenare il Celta de Vigo dal 1928 al 1931. Nel 1930 viene chiamato dal selezionatore nazionale, José María Mateos, per essere il suo collaboratore tecnico. Viene confermato in questa posizione dal successivo selezionatore, Amadeo García de Salazar, entrambi responsabili della squadra nazionale spagnola considerata da molti come la migliore di tutti i tempi, composta da leggende come Luis Regueiro, Isidro Lángara, Ricardo Zamora, Eduardo González Valiño, Ramón Zabalo, Jacinto Quincoces, Martín Ventolrá, Leonardo Cilaurren, Guillermo Gorostiza, Martín Marculeta, tra gli altri. Con questa squadra partecipa alla Coppa del Mondo del 1934.
Nella stagione 1933-34 della Liga spagnola viene nuovamente nominato allenatore del Siviglia, squadra che riesce brillantemente a far promuovere in Primera División. Nella stagione 34-35 porta il Siviglia al 5º posto nazionale e in modo impressionante vince la Coppa di Spagna lasciandosi alle spalle le squadre Sabadell, Real Madrid, Atlético Osasuna e Atlético de Madrid.
La Guerra Civile
Nel 1936, iniziò la tragica guerra civile che avrebbe interrotto ogni attività sportiva nella penisola e avrebbe frammentato il calcio spagnolo con l'esodo e l'esilio di molti dei brillanti giocatori che avevano fatto parte della squadra nazionale spagnola. Moncho Encinas si ritira a Pontevedra e là aspetta la fine del conflitto per poi tornare a far parte del calcio professionistico.
Dopoguerra
Ramón Encinas assumerà il controllo del Valencia Club de Fútbol nella stagione 1939-40. Nel 1941 riesce a portare la squadra valenciana al suo primo titolo nazionale vincendo la Copa de Spagna, sconfiggendo il Real Club Deportivo Espanyol. Nella stagione 1941-42 il Valencia si proclama campione di lega, con un impressionante record di punti, 40 punti in 26 partite, il massimo realizzatore con 85 gol e sette punti di vantaggio sul secondo classificato, il Real Madrid. Nella seconda metà del 1942 passa ad allenare il Real Madrid Club de Fútbol, squadra in cui rimarrà nelle stagioni 1943-44 e 1944-45. In quest'ultima il Real Madrid otterrà il 2º posto nazionale.
Nel 1945, Moncho Encinas torna al Siviglia, squadra con cui rimarrà per il resto della sua carriera sportiva. Nella stagione 1945-46 porterà la squadra andalusa a conquistare il campionato di lega.
Nel 1946 si trasferisce in Inghilterra al fine di imparare le tecniche e le tattiche più moderne che venivano applicate nella patria del calcio.
Nel 1948, in coppia con Patricio Caicedo, porta il Siviglia a vincere nuovamente la Copa de Spagna. Dal 1948 al 1958, anno in cui decide di ritirarsi, ricopre la carica di segretario tecnico della squadra andalusa.
Trascorrerà il resto della sua vita a Pontevedra insieme ai suoi fratelli e nipoti e solo una crudele malattia lo costringerà a trasferirsi a Madrid, dove morirà il 21 marzo 1967, curiosamente nello stesso giorno in cui suo padre, Victoriano Encinas y Reyes, è nato 110 anni prima, e poco prima di compiere i 74 anni, 35 di più rispetto a quelli vissuti da lui.
Il suo corpo sarebbe stato trasferito a Pontevedra dal suo nipote, Ramón Encinas Diéguez, figlio del suo fratello Victoriano e governatore civile di quella provincia. Oggi i resti di Moncho Encinas riposano nella città galiziana che lo ha visto nascere.